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Shanghai Museum of Glass: le magie del vetro tra chimica e arte

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Da queste parti della Cina la sigla SHMOG non è una pubblicità per promuovere una mascherina contro l’inquinamento, ma un invito a visitare lo spettacolare Shanghai Museum of Glass.  Senza farcelo ripetere due volte, ci siamo addentrati per le vie di Baoshan, quartiere nella periferia nord-orientale della città, dove ha sede questo intrigante museo. Per arrivarci potete prendere la linea 3 della metropolitana  e scendere alla fermata South Changjang Road, oppure la linea 1 e scendere a Tonghe Xincun.

Shanghai_Museum_of_Glass_1

Appena arrivati vi troverete davanti a un grande padiglione nero costellato da scritte bianche in diverse lingue. Ogni parola corrisponde a un attributo o a una funzione di questo poliedrico materiale. Già prima di entrare, dunque, intuirete che all’interno ci sono opere provenienti da tutto il mondo: qui, i confini tra le diverse regioni geografiche vi sembreranno più trasparenti, proprio come il vetro.

A sinistra della struttura principale  ci sono poi un padiglione al momento in costruzione, un laboratorio creativo e una sala per le esibizioni dal vivo. La storia si racconta da sola e non farete fatica a capire che lo Shanghai Museum of Glass era in passato la sede di una fabbrica.

Shanghai_Museum_of_Glass_2

Una bella sorpresa è rappresentata dal costo del biglietto: solo 20 RMB (2.40€) e inclusa nel prezzo c’è la possibilità di assistere a diverse esibizioni interessanti, come un Flameworking (una tecnica per la lavorazione del vetro con fiamma ossidrica),  oppure una Hot Glass Performance (un processo che trasforma una piccola pallina incandescente in un sofisticato oggetto di vetro). Come indicato sul sito del Museo, gli spettacoli hanno frequenza giornaliera: il primo è alle 10:00 e alle 13:00, il secondo alle 14:00. Vi consigliamo di arrivare in tempo per assicurarvi un posto a sedere: questo genere di performance, infatti, attirano moltissimi visitatori, specialmente durante il fine settimana!

SHMG_Hot_Glass_Performance

Conservate con cura il biglietto d’ingresso: oltre a una simpatica lente di ingrandimento, che vi aiuterà a cogliere meglio i particolari delle opere, contiene anche un codice numerico. Se il vostro numero verrà estratto, avrete la possibilità di partecipare attivamente a una delle performance!

SHMG_Hot_Glass_Performance_2

Qui allo Shanghai Museum of Glass le pareti sono nere e scarsamente illuminate perché la poca luce disponibile dev’essere funzionale alla valorizzazione delle opere di vetro. Anche se ci andrete in una giornata di sole, una volta dentro, non distinguerete più il giorno dalla notte.

SHMG_Dark

La prima sezione del museo è dedicata a chimica e scienza. Per apprezzare a fondo le potenzialità del materiale non farà male un breve ripasso di queste materie. Anzi, sarà addirittura divertente grazie ai pannelli interattivi che propongono dei quiz! Ad esempio: sapete qual’è la combinazione chimica fa sì che il vetro diventi nero? E rosso? O blu?  E oltre alle domande, potrete anche farvi incantare da una grande varietà di illusioni ottiche.

Non sfuggirà al vostro sguardo la gigantesca riproduzione di una molecola: noi di Sciangai non siamo scienziati, ma il consiglio è quello di leggere il breve riassunto sulle affascinanti teorie a proposito della struttura chimica di questo materiale dalle mille potenzialità! Un modo stimolante per apprendere tante informazioni interessanti.

SHMG_Theory_of_Glass

Ma lasciamoci alle spalle teorie matematiche e questioni esistenziali per proseguire verso la prossima area del museo, dedicata alla storia e a come veniva usato il vetro nell’antichità. Due lunghe vetrine parallele, una per l’Occidente e una per l’Oriente,  vi guideranno lungo il percorso tra campioni di gioielli, utensili e monete di migliaia di anni fa. Percorrerete i passaggi storici che hanno portato il vetro, dall’avere una funzione prettamente ornamentale, a quando, con l’esplosione dei consumi di massa, è diventato parte integrante della nostra vita quotidiana.

Shanghai_Museum_of_Glass_Shops

E con un video che vi racconta come sono nate le prime fabbriche del vetro, entriamo in un’altra area del museo.  Perdetevi tra i pannelli in bianco e nero e ritrovatevi seguendo i LED delle frecce colorate.

SHMG_Kitchen_Panel

Ogni volta che troverete una maniglia, non siate timorosi e tiratela verso di voi: si aprirà una finestrella con interessanti curiosità. Si tratta di una specie di calendario dell’Avvento (del vetro), ricco di sorprese, che vi illuminerà sulle infinite possibilità di utilizzo del materiale. Lo sapete, per esempio, quante tonnellate di vetro ci vogliono per costruire grattacieli come la Jinmao Tower o lo Shanghai World Financial Center? E  come si fa a rendere un vetro infrangibile?  O che senza il vetro non esisterebbero fibre ottiche e connessioni ad alta velocità? Ecco, questo e molto altro l’abbiamo imparato durante la nostra visita.

Shanghai_Museum_of_Glass_Broke_Glass

Infine l’ultima sezione del Museo è dedicata al vetro come forma artistica. Alcune opere sono contenute in bacheche di vetro, mentre altre non sono isolate e si potranno ammirare da vicino. Il consiglio è di soffermarvi ad osservare la bellezza dei dettagli. Noi siamo stati fortunati a fare in tempo a vedere le suggestive ali di vetro della giovane artista cinese Shelly Xue.

SHMG_Glass_Wings

Altre due opere che ci hanno lasciato a bocca aperta sono la Bamboo Forest, realizzata dall’artista di fama internazionale Shan Shan Sheng e un abito trendy di vetro dello svedese Kjell Engman.

SHMOG_Bamboo_Forest

In nome di un po’ di sano patriottismo, teniamo a precisare che entrambe queste due opere sono state realizzate nelle vetrerie di Murano.  E tra gli autori delle raffinate opere d’arte vedrete che non mancheranno nemmeno i nostri connazionali. Come avevamo già visto al Global Harbor, qui a Shanghai si nutre un grande rispetto per i maestri veneziani: entrate nel bar del museo e, prima di abbandonarvi comodamente su un divano, date un’occhiata ai pannelli che raffigurano Piazza San Marco, i gondolieri per le calle e, ovviamente, il Gran Canale.

SHMG_Caffè

Cosa ordinare? Per ricaricare le energia niente di meglio di un buon caffè. I biscotti sono in omaggio, lo zucchero è di canna e la tazza, inutile dirlo, rigorosamente in vetro!


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