Per scoprire come trascorre il tempo libero un vero shanghainese, possiamo iniziare con una passeggiata nel Fuxing Park (复兴公园), preferibilmente di domenica mattina. Sarà anche un’ottima occasione per prendersi una pausa dalla frenesia della città. Fondato nel 1909 dai francesi, si tratta di un parco di soli 70 mila metri quadrati, situato appunto nel cuore della Concessione Francese. La fermata della metropolitana è Xintiandi e per arrivarci basta percorrere Fuxing Middle Road per circa 200 metri fino a quando non si incrocia Chonqing Road: attraversate la strada ed eccovi arrivati a destinazione!
Per orientarsi e non perdersi nessuna delle attrazioni del parco, il nostro consiglio è di consultare la mappa proprio fuori l’ingresso. Se siete appassionati di storia non perdetevi i pannelli informativi: il parco avrà anche un perimetro circoscritto, ma lo stesso non si può certo dire del suo passato.
Appena entrati girate subito a sinistra, in direzione del laghetto, sulla mappa indicato come Waterside Pavilion and Corridor. Fermatevi qualche minuto a osservare le splendide ninfee che galleggiano sul filo dell’acqua.
Se sarete fortunati, oltre alla vista, potrete allietare anche l’udito: cantanti di musica lirica tradizionale si esibiscono infatti lungo le sponde del lago, accompagnati dalle note della fisarmonica. Cercate di non distrarli con la vostra presenza perché molti artisti approfittano della quiete del parco per esercitarsi e concentrarsi, e l’ultima cosa di cui vanno in cerca sono gli applausi.
Dopo aver costeggiato il laghetto in senso antiorario, se sono aperte, potrete ammirare le cascatelle artificiali. Altrimenti continuate a seguire il viale alberato fino a quando arriverete a un incrocio. Alla vostra destra c’è il coloratissimo Sunken Flower Bed, un variopinto letto di fiori piantato su un’ampia collinetta. Grazie alla curvatura del terreno si ottiene un effetto molto raffinato: i fiori spuntano dal prato in maniera ordinatissima e curata, chiaro segno che essere giardinieri è qui un’arte prima che un mestiere.
Interessante inoltre osservare il contrasto visivo che contrappone le composizioni di fiori e la fontana del giardino ai palazzi e gli edifici che si stagliano sullo sfondo.
Alla destra della fontana potrete notare una lunga fila di panchine. Le separa dal grandissimo prato (indicato sulla mappa semplicemente come Lawn) un vialetto largo poco più di tre metri. Vale la pena fermarsi un momento, sedersi e ammirare il panorama; avrete la sensazione di essere spettatori di un’esibizione dalle mille sfaccettature, con un’unica differenza: il biglietto qui non si paga.
A noi di Sciangai, per esempio, è capitato di vedere un gruppo di signore di mezza età che provavano delle curiose coreografie. Per chi come noi non sa il cinese, non è stato facile capire se l’intreccio dei loro corpi volesse simboleggiare qualcosa, ma l’esibizione ci ha lasciato piacevolmente meravigliati.
Senza bisogno che vi allontaniate troppo, potreste avere anche l’opportunità di ascoltare le inconfondobili sonorità roche di un sax tenore. C’è infatti chi, munito di spartito e con la coppola tipica del look jazzista, suona comodamente seduto sulla panchina attirando l’attenzione dei più curiosi. A Shanghai infatti, la musica jazz è molto popolare, come dimostra il gran numero di locali a tema, come per esempio la famosa House of Blues and Jazz.
Torniamo indietro all’incrocio e curiosiamo dalla parte opposta: in quella che appare una via di mezzo tra un chiosco e un centro di ritrovo, troverete signori di una certa età, tutti rigorosamente uomini, seduti intorno a tavolini e concentratissimi sulla prossima mossa fa fare. C’è chi gioca a carte e chi a mahjong (tradizionale gioco da tavolo cinese che usa tessere simili a quelle del domino), ma tutti appaiono totalmente assorbiti dal gioco, e il loro tempo è intervallato soltanto dalle mosse dell’avversario e dai sorsi di tè.
Se sia leggenda o verità noi non lo sappiamo, ma si dice che l’invenzione del mahjong sia da attribuirsi a Confucio e, per la prima partita, dobbiamo tornare indietro fino al 500 A.C.
Un altro luogo da non perdere all’interno del Fuxing Park è il cosiddetto giardino delle rose, sulla mappa indicato come Rose Garden. Ammirare questa meraviglia botanica vi darà un’ulteriore conferma dell’attenzione che qui si ha nella cura dei giardini.
Camminare per il Fuxing Park è un’opportunità per capire qualcosa in più del carattere degli abitanti di Shanghai, delle loro passioni e dei loro passatempi. C’è chi fa acrobazie con il diablo, chi si immerge nella lettura, chi mangia, chi semplicemente gioca con i propri figli. Lunga o breve che sia, a ogni visita corrisponde una nuova rivelazione. Tra le più affascinanti e caratteristiche, vi potrebbe capitare di vedere qualcuno che pratica il Tai Chi. I movimenti lenti dell’arte marziale cinese sembrano l’unica forza che cerca di opporsi al ritmo frenetico della megalopoli.
E dopo aver curiosato tra le abitudini domenicali degli shanghainesi, non si può che concludere andando a scoprire dove di solito vanno a pranzo. Tra i ristoranti più in voga c’è per esempio il Cha’s Restaurant. Si trova a pochi passi dall’uscita nord-orientale del parco, al numero 30 di Sinan Road. Per entrare dovrete lasciare il vostro nome al personale che prenderà nota di quanti siete: considerate che nell’ora di punta di domenica potreste dover aspettare massimo 20 minuti.
Al Cha’s Restaurant la cucina è cantonese, il menù in inglese e non spenderete più di 50 RMB (6.50€ circa). L’arredamento è in stile anni cinquanta e potrebbe ricordate le osterie nostrane: piastrelle retrò, tavoli in legno e vetrate colorate.
Un ultimo avvertimento: se siete in due è molto probabile che finirete a un tavolo da quattro, in compagnia di due perfetti sconosciuti. Ma del resto non abbiamo forse iniziato questa giornata curiosando tra le abitudini degli abitanti di Shanghai?